[SEEK] Background Gilda

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Fairox9
     
    .

    User deleted


    CAPITOLO III



    410 probitas 24

    Fu così che gli esploratori abbandonarono Northgard per seguire le proprie ambizioni.
    Sebbene salutati con tutti gli onori dai Figli dei Ghiacci, in molti di essi gli Esploratori notarono astiosi sguardi di disapprovazione.
    Ad una lega dalla città li aspettava un personaggio incappucciato che non volle rivelare la sua identità ma li avvertì degli ingenti movimenti di truppe nei pressi di Camelot e consigliò loro di non fidarsi di nessuno e fare affidamento soltanto sulle proprie forze pregando Dei e Antenati di proteggerli dalle forze oscure dell’esercito della Mano d’Ebano.
    Ithan Iscariota ringraziò lo sconosciuto viandante e ripartirono per il loro viaggio.
    Non fidarsi di nessuno”, Perrin ripensava a quelle parole mentre camminavano e la sua mente andò a poco tempo addietro quando Ithan, nelle sue perlustrazioni solitarie, aveva incontrato delle vecchie conoscenze di Archavion giunte a Sosaria con altri portali che, in seguito allo shock del viaggio, erano diventati degli assassini spietati e che lo avevano avvertito sulle truppe, armamenti, fortezze e personaggi chiave della Mano d’Ebano e sulla maestosità delle mura di Camelot con anche le vie d’accesso che erano riusciti a scovare per accedervi.
    Tutti li aiutavano e tutti gli dicevano di non fidarsi di nessuno, quali erano allora i consigli da seguire e quali delle trappole mortali?
    Roso dal dubbio continuò il viaggio verso la città.
    Giunti in vista della roccaforte, le vedette degli Esploratori si imbatterono in un mercante che diceva di chiamarsi Rutha.
    Aveva un incedere incerto di chi si dedica al vizio ed uno sguardo malizioso, invitò gli Esploratori a visitare la città consigliando locande e luoghi di ristoro.
    Rincuorati dalla possibilità di mangiare qualcosa e di poter godere del tepore caldo di un camino dopo tutto il freddo patito nelle terre di Northgard, seguirono il consiglio e, dopo aver lautamente ricompensato la viandante, entrarono nella città ma solo alcuni notarono la stranezza di trovare le porte aperte e non vedere nessuna guardia a presidiarle.
    Tra questi vi era Albano, rinomato bardo, il quale era abituato ad affrontare mostri che si divertivano a giocare con la mente dei poveri malcapitati quindi decise di intonare una delle sue canzoni spezza-sortilegi:

    "Che il mio liuto vi sia d’aiuto, che la mia arpa sia la guida, con il tamburo io vi apro gli occhi!”

    Appena finito di cantare la compagnia si ridestò e notò come l’infida Rutha era scomparsa e potevano udirne solamente la malefica risata ma il loro problema attuale era che si ritrovavano circondati da una moltitudine di guerrieri della Mano d’Ebano.
    Cominciò un’estenuante battaglia tra i vicoli della città, gli Esploratori avevano dalla loro la grande esperienza dovuta alle decine e decine di battaglie che si erano trovati ad affrontare, d’altro canto la Mano d’Ebano poteva contare su una quantità spropositata di truppe che non esitavano a sacrificare la loro misera vita pur di toglierla agli altri.
    Gli arcieri, capeggiati dall’abile Red Dragon, si appostarono sui tetti e tra le finestre delle case subissando i nemici di frecce in modo da tenerli sempre sotto pressione.
    Più in basso i prodi Rufus, Telarin, Whiskeyjack e Destroyer erano in prima fila a spaccare crani e spezzare rotule mentre l infaticabile Perrin dava ordini di volta in volta per falcidiare al meglio i nemici mentre era protetto da Ithan che nel frattempo scagliava anche dardi infuocati contro gli stolti che osavano avvicinarsi troppo a lui.
    Sul far della sera le truppe erano stremate ma se gli Esploratori avevano l’obbligo di resistere a costo della loro vita i vili della Mano d’Ebano fuggivano appena si presentava l’occasione ma ecco che dalle retrovie si udì un terribile latrato e il cielo si oscurò.
    Perrin diceva ai suoi di restare uniti e che se fossero periti, non ci sarebbe stato giorno migliore per farlo trovandosi l’uno accanto all’altro.
    Videro avvicinarsi i soldati nemici che poco prima erano fuggiti a gambe levate ma questa volta si gettarono, con il terrore negl’ occhi, contro il quadrato di lance, spade e scudi che era stato formato dagli indomabili Marinai.
    Poco dopo capirono il motivo.
    Ecco che davanti a loro si stagliava il Comandante Generale Supremo della Mano d’Ebano.
    Si udirono ancora le risate malefiche di Rutha come all’ inizio della battaglia e il Comandante cominciò a roteare la sua mazza chiodata squarciando le fragili carni dei soldati che si trovavano in prima fila e a cui poco servivano le armature in Pyrite o Azzurrite create dagli abili fabbri dei Seek.
    Perrin notava lo sguardo di terrore negli sguardi dei suoi uomini e ammirava lo sforzo di Ithan che stentava a tenere aperto un portale da cui sperava ardentemente uscissero i barbari di Northgard che avevano promesso di aiutarli in caso di bisogno. Ad un certo punto ci fu un bagliore accecante, Perrin stava per essere colpito dal Comandante avversario quando apparve Black Sun che con la sua magia bloccò la spada del suo nemico che lo guardò con fare sprezzante dicendo:

    -Puoi anche fermarmi ma per quanto tempo pensi di resistere? Io sono immortale e non puoi farmi niente! Ahahhaahahah”.
    -E qui ti sbagli!”

    Black Sun si girò verso i suoi stregoni, che nel frattempo erano giunti in battaglia, spronandoli a spezzare le difese magiche del nemico. Questi intessero un incantesimo che spezzò le difese del Comandante che poco dopo cadde rovinosamente al suolo, colpito a morte.
    Ormai senza un briciolo di forze residue gli Esploratori si rifugiarono all’ interno del castello che una volta dominava dall’ alto tutta la città e osservarono orgogliosi il lavoro che avevano compiuto.
    Black Sun richiamò i suoi e si preparò a far ritorno a Northgard. Perrin lo avvicinò manifestandogli la sua gratitudine per l'aiuto concesso ma fece anche notare come solo pochi, della moltitudine dei barbari, erano venuti.
    A queste affermazioni gli fu risposto dai barbari che avevano scoperto come fossero stati aiutati da alcuni spregevoli assassini e ciò non poteva essere tollerato dal loro punto di vista.
    Proprio in quell'istante si aprì un portale e ne uscì uno sconosciuto barbaro che diceva di chiamarsi Intes-tino il quale, guardando in cagnesco Black Sun, offrì dei miseri doni agli Esploratori come aiuto dopo il massacro appena avvenuto.
    Perrin, Red, Ithan, Telarin, Smaug e tutti i Seek rimasti, allibiti, riconobbero in lui la recluta che poco tempo addietro era stata accolta nei Figli dei Ghiacci.

    "-Torna pure alla tua casa, inutile recluta, con te ho già concluso perchè è meglio io non inizi. Le mie mani sono ancora sporche di sangue ed il mio orgoglio ribolle. Riferisci al tuo signore che un affronto simile non sarà mai dimenticato" - esclamò Perrin.

    Tutti i barbari fecero ritorno alle loro terre mentre gli Esploratori, con il sole che stava calando su quella lunghissima giornata, si affacciarono alle finestre del palazzo che avevano conquistato notando come ci fosse solamente qualche sbandato del defunto esercito della Mano d’Ebano che girava per le strade buie della cittadina, il più era stato compiuto!

    Edited by Fairox9 - 5/4/2017, 22:07
     
    .
6 replies since 5/4/2017, 20:30   162 views
  Share  
.