[SEEK] Background Gilda

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  1. Fairox9
     
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    CAPITOLO I



    410 Zoe 8

    Dopo i grandi festeggiamenti che sancirono l'alleanza tra gli Esploratori ed i Figli dei ghiacci, tutto tornò lentamente alla normalità.
    Con grande generosità, Tristano aveva donato loro un'ala della sua immensa Dimora e gli Esploratori non disdegnarono, dopo tanto tempo, un degno riposo al riparo dai pericoli.
    Qualche giorno dopo, Perrin riunì nuovamente il Quadro per fare il punto della situazione con i suoi.
    Red Dragon esordì dicendo:

    "Amici, a lungo in questi giorni di festa Perrin, me stesso ed Ithan abbiamo discusso.
    Ebbene, dopo essere stati in balìa del Fato per giorni e giorni, adesso la Fortuna ci sorride tributandoci le nostre sudate ricompense.
    E' però giunto il momento di riprendere la nostra Via.
    Le nostre perdite sono state ingenti ma la nostra risolutezza supera di gran lunga le nostre preoccupazioni.
    A due mesi da adesso daremo inizio alla Cerca!".


    Furono tutti lieti di ascoltare tali parole e, ansiosi di poter esplorare finalmente Sosaria, tornarono alle loro faccende quotidiane con cuore sollevato.
    Grazie alle risorse concesse nel frattempo dallo Jarl dei Ghiacci, e dopo essersi definitivamente ristabiliti, Perrin inviò i Suoi per mare con quattro navi guidate dai suoi Ambasciatori, armati e pronti ad ogni evenienza, seguendo i quattro punti cardinali.
    Trascorsero alcune settimane e gli Esploratori fecero ritorno a Northgard.
    Il gruppo guidato da Aladin giungeva da Nord e riferì che dopo aver percorso i Mari ed affrontato numerose bestie marine, aveva deciso di fare ritorno senza aver mai scrutato terra all'orizzonte.
    Telarin, proveniente da Sud, riferì di aver fatto tappa su due isole, Moonglow e Nujel'm e di aver visitato le rispettive magnifiche città, godendo della ospitalità degli Akritoi e dei MeF. Terre però fortemente occupate.
    Da est fece ritorno Ithan raccontando di un'isola ghiacciata a poche leghe da Northgard chiamata Asgard, fredda ed inospitale.
    Per ultimo da ovest arrivò la nave di Balmas, malmessa.
    Balmas era un uomo schivo e di poche, ma utili, parole. Quella volta il suo rapporto fu un fiume in piena:

    "Dopo alcuni giorni di navigazione - ci imbattemmo in una terra prospera e ricca. Subito mi fu chiaro che si trattava della terra di Camelot di cui ci avevano detto i Figli dei Ghiacci.
    Approdati a distanza di sicurezza dalla città, a stento trovammo segni di civiltà sul nostro cammino verso Camelot. La terra era splendida ma qualcosa di grave era accaduto ed adesso versava in uno stato pietoso: strade dissestate, villaggi abbandonati, terre incoltivate.
    Deciso a chiarire l'enigma, ho guidato avanti i miei uomini con l'aiuto di San Ducan e di Ragnar. Giunti in vista delle mura ho mandato avanti questi ultimi in esplorazione.Dei dodici uomini inviati, solo in sei fecero ritorno sulle proprie gambe. Matoriv e Kentar riferirono di essere stati attaccati senza alcun preavviso. Giunti in una Camelot deserta furono assaliti da uno squadrone di uomini vestiti di nero e guidati da potenti stregoni che scagliarono su di essi i più micidiali attachi che avessero mai visto fino a quel momento.
    Non pronti a tali eventi dovettero fuggire. Perrin, Camelot è perfetta per i nostri scopi ma questo male deve essere epurato.
    Inoltre la città gode di una posizione strategica all'interno di una vallata, circondata da montagne ricche di minerali e risorse".


    Fiero dei suoi, Perrin annuì.
    Era ora di tastare veramente il polso dei nuovi alleati. Decise dunque di chiedere udienza a Tristano, il quale ebbe conferma dei suoi sospetti: Camelot era veramente caduta nelle mani degli Ebon Hand.
    Era un fatto inaccettabile ed i Figli dei Ghiacci avrebbero dato con onore man forte agli Esploratori, se Perrin avesse deciso di scacciarli dalla città.

    Edited by Fairox9 - 5/4/2017, 21:59
     
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